sabato 6 gennaio 2018

L'ala artificiale in sintesi

Utilizziamo la definizione letta sul dizionario della parola "ala" per capire come siamo passati dal concetto naturale a quello artificiale di questo oggetto.

Intendiamo quindi qualsiasi oggetto in grado di poter sollevare per aria un corpo come "ala", l'uomo durante il corso del tempo e dell'evoluzione tecnica ha saputo far suo questo concetto andando a costruire dei prototipi che da aerei sono diventati poi mongolfiere, alianti fino ad arrivare alla tuta alare.
Partendo da esempi di scoiattoli che in natura usano meccanismi analoghi per la sopravvivenza abbiamo discusso di come funziona e da che cosa sono composti gli elementi che sfruttano le ali artificiali  da un punto di vista tecnico analizzandone gli elementi e i materiali che la compongono. Questo perché oltre al fascino che questo oggetto artificiale si porta dietro tutte le sue sfaccettature è importante capire quali sono le regole e i principi fisici che la governano.
Mentre in natura l'ala ha prettamente la funzione di trasporto, difesa e talvolta attacco per l'animale, il suo analogo artificiale può avere anche aspetti ludici e la tuta alare è un esempio perfetto. In quanto utilizzato negli sport estremi abbiamo parlato di rischi, dei protagonisti che hanno vissuto queste esperienze e talvolta dei drammi con i quali queste si sono concluse.

Oltre che all'impiego pratico, il discorso è stato esteso in maniera organica collegando l'ala artificiale a concetti più estesi e non solo di chiave scientifica. Troviamo i significati che la parola adotta nelle altre lingue e culture  per passare anche attraverso i modi di dire che si sviluppano dietro di essa.
Grazie ad articoli di cronaca come quelli de "La Stampa" e alle storie di chi ce l'ha raccontato di persona abbiamo ripercorso i passi e le esperienze di quelli che sono stati i personaggi che hanno reso la tuta alare una realtà tangibile come Patrick de Gayardon.

Si è parlato di figure mai esistite, o meglio, figure che hanno trovato posto solo nella tradizione orale e scritta di popoli, a partire da quello Greco con la figura emblematica di Icaro per poi finire alla cultura di massa degli anni '60 fino ai film più recenti; questo per arrivare alla conclusione che il desiderio di volare ha accompagnato l'uomo fin dall'alba dei tempi e la sua bravura nell'imitazione ha reso possibili cose inimmaginabili.

Nonostante l'argomento richieda un'infarinatura scientifica, lato che non può essere trascurato in alcuni articoli del blog, ciò che ho voluto rendere è un quadro generale che l'ala ha avuto su ogni età della storia dell'uomo e di come questa si sia ripercossa nelle varie culture senza dare all'aspetto ingegneristico troppo spazio. In questo modo spero che lettori dello stesso blog ma con inclinazioni (umanistiche e non) diverse possano ritrovare un aspetto dell'oggetto artificiale che li coinvolga e li incuriosisca in questo fantastico mondo.
A completamento di tutto il discorso è stato stilato un abbecedario, per esplicare il concetto di simbolo che sta dietro l'oggetto di studio,  questo riporta per ogni lettera dell'alfabeto una cosa che ha a che fare con il mondo dell'ala, artificiale e non.

tutto ciò che serve sono semplicemente piedi per terra e lo sguardo un po' più in su. 



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