giovedì 28 dicembre 2017

[S] Le tecnologie (e le scienze) dell'ala artificiale

Oltre all'adrenalina che volare comporta, è molto affascinante esaminare l'aspetto scientifico che porta un uomo a stare sospeso per aria. Naturalmente il nostro caro Bernoulli sta alla base del nostro ragionamento ma non è l'unico aspetto del quale il nostro costruttore  deve tener conto. Passiamo quindi in rassegna i cardini fondamentali che vanno a costituire il nostro prodotto finale:


  • Aerodinamica: la scienza che si occupa dello studio di un corpo immerso all'interno di un fluido e delle forze che gravano su di esso. Regala informazioni su quelle che posso essere le forme e le dimensioni per ottenere il risultato più efficiente tra l'inizio e la fine del volo.

  • Scienza e tecnologia dei materiali: la ricerca di un materiale che riesca a garantire i risultati attesi garantendo sicurezza, ergonomia e magari un po' di economicità. Nel nostro settore andrà a considerare quelli che sono i materiali compositi e se clicchi qui saprai anche il perché !

  • Strutture: la parte di strutture si occupa di prevedere gli sforzi che gravano sul provino (veicolo e pilota compreso) in modo tale da garantire sicurezza nel range di una serie di manovre compiute durante il volo.  

[R] I rischi della tuta alare

Purtroppo è praticamente impossibile parlare di tuta alare senza considerare la variabile rischio (NOTA: per rischio non si intende una comune lesione calcistica). Rientrando a far parte degli sport estremi legati al B.A.S.E Jumping la scia di cadaveri che questo sport si trascina è da tenere come monito da qualsiasi neofita nell'ambiente. Si è parlato degli incidenti negli articoli del blog precedenti per arrivare addirittura a vietare l'esercizio dello sport in alcune zone geografiche neanche troppo lontane da noi (link de "La Stampa"). La domanda sorge quindi spontanea: l'idea di riprovare l'esperienza di Icaro è tanto stimolante da andare a rischiare la vostra stessa vita ? E voi, come la pensate ? 


[Q] I simboli della tuta alare

Oggi si parla di...simboli ! Lo spirito che porta l'uomo a sfiorare il cielo oltre che a far sognare raggruppa anche. Ogni tanto a livello amatoriale, ogni tanto a livello professionale esistono gruppi di persone, che accumunati da un simbolo, offrono il loro servizio a enti statali; é il caso della Folgore (per più informazioni). Un gruppo aviotrasportato di paracadutisti nato nel 1963 a Pisa. Il simbolo che contraddistingue questo gruppo di militari è il seguente e come facilmente intuibile rimanda all'icona del gruppo.


lunedì 11 dicembre 2017

[P] Le specifiche della tuta alare

Si parla oggi di ...numeri !
La tuta alare, il paracadutismo e il concetto di ala
artificiale in sé affascinano qualsiasi osservatore ma tanto bella è la scienza che vi sta dietro. Per avere un'idea di quelle che possono essere le specifiche, qui di sotto vengono riportate quelle velocità, angoli e caratteristiche che stanno dietro le discipline del base jumping. 










  • Angolo tra busto e braccia: circa 80° per le braccia e 40° per le gambe 
  • Velocità di caduta libera verticale: 200 Km/h
  • Velocità di caduta con tuta: 40 Km/h
  • Massima velocità raggiunta: 363 Km/h
  • Efficienza media : 3:1 (Per ogni metro in caduta se ne percorrono 3 orizzontalmente)


Fonti : Wikipedia

[O] I grafici della tuta alare

Oggi aggiungiamo qualche numero nel nostro percorso di indagine dietro la tuta alare e per farlo ci aiuteremo con due grafici (pane quotidiano per ogni Base jumpers che si rispetti):


  • Il primo associa al peso (prima netto, dell'atleta) e poi lordo (consolidato dal peso della tuta) la superficie della tuta ideale. Il tutto fatto per motivi di sicurezza: dal momento in cui le manovre possono gravare sul peso che il paracadutista percepisce (tra cui ad esempio portanza e resistenza), la superficie, protagonista di queste forze, dovrà essere idonea alle dimensioni di chi la indossa. 

  • Nel secondo quella che sostanzialmente viene aggiunta è l'esperienza dell'atleta che diventa parametro stesso del grafico. Fissato il peso si può notare come due paracadutisti, uno con più lanci e l'altro con meno, possano indossare superfici sempre meno estese laddove compensa l'esperienza e la forza che solo la costanza di un esercizio ripetuto per tanto tempo può dare.



[M] I numeri della tuta alare

Qui di sotto viene riportata l'immagine delle grandezze fondamentali che caratterizzano l'oggetto del nostro studio. Il calcolo viene naturalmente fatto su una media dal momento in cui, a seconda del tipo di atleta e della prestazione che deve essere effettuata, le misure possono variare.


[L] La tuta alare nei fumetti

La fantascienza è quello strumento che serve agli uomini per rendere vero ciò che solo nella mente riescono a concepire. Tuttavia gli oggetti idealizzati possono diventare veri ed è proprio il caso del nostro jetpack ! 
Lo strumento, del quale si è anche in precedenza (vedi [F] Le forme sostitutive della cosa artificiale), fa la sua prima apparizione nei fumetti, ad esser precisi nella copertina della rivista "Amazing stories" in un romanzo di E.Smith "L'Allodola nello spazio". 

Copertina de "L'allodola nello spazio".

E voi ? Avete altri esempi di fumetti in cui compaiono supereroi che usano tute alari o suoi surrogati ? 

giovedì 7 dicembre 2017

[K] La tuta alare nel cinema

Simbolo di adrenalina, sregolatezza e anche un po' di follia, la nostra tuta alare non può far altro che essere il desiderio di qualsiasi regista di film d'azione che desideri conferire le stesse caratteristiche a una scena del suo film. In "Point Break" (2015) , remake dell'omonimo film del 1991, troviamo una  scena che calza a pennello per avere esempio concreto di quello a cui stiamo facendo riferimento:







[J] L'ala artificiale nella musica

Il concetto di ala artificiale, rispetto al suo analogo naturale, assume per l'uomo varie sfaccettature e non è intesa per forza come una membrana che se agitata è in grado di generare portanza.
Oggi abbiamo la compagnia di un gruppo al quale sono molto legato: i Planet Funk. Tra le sonorità più ricercate e i significati profondi delle loro canzoni, il gruppo italiano trova anche lo spazio per comporre "Another Sunrise", brano che accoppiato al suo video musicale conferisce un senso di adrenalina e libertà a chiunque sia più abituato a guardare per aria piuttosto che per terra. Ode a chi sogna e non ha paura di farlo solo mentre dorme.



[I] L'ala artificiale nella letteratura narrativa

L'albatro

Lascio oggi solamente questa poesia, scritta da Charles Baudelaire e contenuta ne "I fiori del male", alla quale sono personalmente molto attaccato. Un inno a chi sta sempre troppo in alto e paga le conseguenze del vivere in terra.





« Souvent, pour s’amuser, les hommes d’équipage

Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,

Qui suivent, indolents compagnons de voyage,

Le navire glissant sur les gouffres amers.




A peine les ont-ils déposés sur les planches,

Que ces rois de l'azur, maladroits et honteux,

Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches

Comme des avirons traîner à côté d'eux.




Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule !

Lui, naguère si beau, qu'il est comique et laid !

L'un agace son bec avec un brûle-gueule,

L'autre mime, en boitant, l'infirme qui volait!




Le Poète est semblable au prince des nuées

Qui hante la tempête et se rit de l'archer ;

Exilé sur le sol au milieu des huées,

Ses ailes de géant l'empêchent de marcher. »

[H] Le narrazioni dell'ala artificiale

Il desiderio di guardare le cose dall'alto alimenta l'uomo da tempi ben più lontani di questi. Dove la tecnica aeronautica non era ancora definita, là giungeva la fantasia, e dove c'è fantasia c'è narrazione.  Ebbene, oggi parliamo della nostra mascotte Icaro !
Minosse è ancora arrabbiato per il tentativo riuscito di Teseo all'interno del labirinto grazie al filo donatogli dalla figlia, quindi se lui non c'è se la dovrà pur prendere con qualcuno. Dedalo, costruttore della struttura, viene imprigionato insieme a suo figlio come punizione e i due si vedono costretti a ingegnarsi per trovare un escamotage. La soluzione è subito a portata di mano: unendo piume di uccello a due strutture in cera Icaro e suo padre riescono a mettere su due ali artificiali che verranno testate pochi minuti dopo. Una volta spiccato il volo la sensazione che pervade il figlio di Dedalo va ben oltre il senso di evasione, viene raggiunta una libertà completa, ciò che l'uomo non aveva mai potuto fare. Dal momento che l'accontentarsi non fa parte però della sua natura, l'uomo si spinge oltre e finendo troppo vicino al sole precipiterà in acqua morendo.


Per saperne di più (in maniera leggera) :